Giuseppe Manicini nacque a Fasano il 18 gennaio del 1919 e morì a Bari il 4 maggio del 1976. Si laureò in giurisprudenza nel 1945. Fu un attore completo e versatile. Sin da giovane esplose in lui una forte passione per la recitazione, per cui si iscrisse a Bari alla scuola di Teatro diretta dal maestro Pietro Scharoff.
Nel ’48 si diplomò brillantemente es iniziò la sua esperienza teatrale come primo attore nella compagnia del Piccolo Teatro della città di Bari. Nel contempo prese parte a trasmissioni radiofoniche di Radio Bari.
La sua attività artistica può essere divisa in tre periodi: nel primo la sua attività si svolge soprattutto a Bari con la Compagnia del Piccolo Teatro di Bari e si presenta in scena con lo pseudonimo di Mario Silvani: sono con lui attori del calibro di Riccardo Cucciolla e Silvio Noto. Nel ’54 Peppino Mancini entra nella Compagnia Stabile di Prosa Città di Bari ed è il protagonista del lavoro con il quale la compagnia debutta: “Zio Vanja” di Checov. Nello stesso anno recita insieme a Paola Borboni nelle “Nozze di sangue” di Lorca. Nello stesso periodo Mancini prende parte a qualche film: “Tu sei il mio giudice” e “Licantropus”.
Nel ’56 si può dire inizia una nuova era artistica per il nostro concittadino: Peppino Mancini, infatti,viene scritturato dalla compagnia De Lullo – Falk – Guarnieri – Valli per interpretare la figura delle’oste Bonifanti in “Lo stratagemma dei bellimbusti”. Con lui in compagnia ci sono nomi oggi illustri come Elena Cotta, Elsa Albani, Gino Pernice, Enrico Lucherini e Ferruccio De Ceresa.
Nel ’57 nasce il Teatro Stabile Città di Bari sotto la direzione artistica di Giuseppe Giacovazzo. Si debutta con i “Sei personaggi in cerca d’autore”, dove Mancini ha una parte di primo attore. Nello stesso anno lo Stabile replica al Castello Svevo “E gli angeli cantano”. Mancini è primo attore protagonista.
Nel 1958, e qui comincia la sua terza fase di attore, viene scritturato dal Centro di Produzione Rai di Torino: ed in televisione interpreta famosissimi sceneggiati e gialli come “Il piccolo Lord” di Dickens e “L’altra madre” al fianco di Evi Maltagliati e Glauco Mauri. Nel ’65 partecipa ad alcune puntate dello sceneggiato “Resurrezione” di Tolstoj con Valeria Moriconi ed Alberto Lupo. Nel ’76 registra il suo ultimo spettacolo: “Don Giovanni in Sicilia” con Domenico Modugno, Rosanna Schiaffino e Leopoldo Trieste.
(Osservatorio, febbraio 1992)